
Saranno Uto Ughi (nella foto d’apertura) e Andrea Griminelli in concerto a inaugurare sabato 23 novembre alle 20.45 il cartellone di Musica e balletto della stagione artistica 2019/2020 del Teatro Verdi di Gorizia. Ad accompagnarli saranno I Solisti Veneti (12 elementi), in una produzione International Music and Arts. Un’occasione preziosa per ascoltare dal vivo i due grandi musicisti e per deliziarsi dei timbri unici dei pregiati strumenti che da sempre li accompagnano: i rinomati violini Stradivari e Guarneri del Gesù del Maestro Ughi e i flauti d’oro del Maestro Griminelli, costruiti appositamente per lui. In scaletta ci saranno le immaginifiche opere vivaldiane: dai concerti dell’opera 10, prima raccolta di pezzi per flauto e orchestra del compositore veneziano, un’opera che illustra la forza della natura (“La tempesta di mare”), la furtività e il mistero (“La notte”) e l’onomatopea dei canti d’uccello (“Il cardellino”), fino al vigore e alle atmosfere delle celeberrime “Quattro stagioni”. Il Botteghino del Teatro, in Corso Italia (tel. 0481/383602), è aperto da lunedì a venerdì dalle 17 alle 19 e sabato dalle 10.30 alle 12.30, sempre con chiusura nei festivi. I biglietti sono in vendita anche sul circuito VivaTicket.

La prolusione allo spettacolo sarà proposta venerdì 22 alle 18 da Vanni Feresin dell’Università della Terza età, nell’ambito del ciclo Incontri al Verdi. L’iniziativa sarà a ingresso libero e si svolgerà nel ridotto Francesco Macedonio del Teatro.
Questa la scaletta della serata:
I concerti della natura
Concerto in fa maggiore “La Tempesta di Mare” per flauto, archi e continuo RV 433 (op.10 n.1)
I. Allegro
II. Largo
III. Presto
Concerto in sol minore “La Notte” per flauto, archi e continuo RV 439 (op. 10 n.2)
I. Largo
II. Presto fantasmi
III. Largo
IV. Presto
V. Largo Il Sonno
VI. Presto
Concerto in re maggiore “Il Cardellino” per flauto, archi e continuo RV 428 (op.10 n.3)
I. Allegro
II. (Cantabile)
III. Allegro
Le quattro stagioni
Uto Ughi ha mostrato uno straordinario talento fin dalla prima infanzia: all’età di sette anni si è esibito per la prima volta in pubblico eseguendo la Ciaccona dalla Partita n° 2 di Bach ed alcuni Capricci di Paganini. Ha eseguito gli studi sotto la guida di George Enescu, già maestro di Yehudi Menuhin. Quando era solo dodicenne la critica lo considerava già un concertista artisticamente e tecnicamente maturo. Ha iniziato le sue grandi tournèes europee esibendosi nelle più importanti capitali europee. Da allora la sua carriera non ha conosciuto soste. Ha suonato infatti in tutto il mondo, nei principali Festivals con le più rinomate orchestre sinfoniche tra cui quella del Concertgebouw di Amsterdam, la Boston Symphony Orchestra, la Philadelphia Orchestra, la New York Philharmonic, la Washington Symphony Orchestra e molte altre. Uto Ughi non limita i suoi interessi alla sola musica, ma è in prima linea nella vita sociale del Paese e il suo impegno è volto soprattutto alla salvaguardia del patrimonio artistico nazionale. Il 4 settembre 1997 il Presidente della Repubblica gli ha conferito l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce per i suoi meriti artistici. Uto Ughi suona con un violino Guarneri del Gesù del 1744, che possiede un suono caldo dal timbro scuro ed è forse uno dei più bei Guarneri esistenti, e con uno Stradivari del 1701 denominato “Kreutzer” perché appartenuto all’omonimo violinista a cui Beethoven aveva dedicato la famosa Sonata.
Durante i suoi 40 anni di carriera da solista Andrea Griminelli si è esibito nei più prestigiosi teatri e sale da concerto e con le maggiori Orchestre sinfoniche del mondo, tra cui la la Royal Philharmonic, la Berlin Symphony, la Munchner Rundfunkorchester, la Philharmonia di Londra, la New York Philharmonic, la Rai di Torino, la Dallas Symphony e la Los Angeles Philharmonic. Nel 1984, all’età di venticinque anni, è invitato da Luciano Pavarotti a esibirsi nel memorabile concerto al Madison Square Garden di New York. Da qui è partita una collaborazione tra i due artisti che ha superato quota 200 concerti. Nel 1991 il Presidente della Repubblica gli conferisce l’onorificenza di Cavaliere e nel 2003 quella di Ufficiale al merito della Repubblica Italiana.Esegue in prima mondiale nuove composizioni per flauto e orchestra appositamente scritte per il suo strumento da compositori tra cui Carlo Boccadoro, Fabrizio Festa, Ennio Morricone, Shigeaki Saegusa. Ha pubblicato più di 30 dischi, inoltre il suo lavoro volto a cause benefiche ha portato a frequenti collaborazioni con artisti pop, tra cui Elton John, James Taylor, Sting, Branford Marsalis e Ian Anderson. Si esibisce regolarmente in tour sia in recital per flauto e pianoforte sia come solista con orchestra nelle principali città dell’ India, Sud America, Stati Uniti, Italia, Europa, Sud-Est Asiatico e Giappone.
L’Orchestra I Solisti Veneti, che celebra quest’anno la propria 60° stagione concertistica, è stata fondata nel 1959 e sempre diretta da Claudio Scimone. Ha destato l’incondizionato entusiasmo di pubblico e di critica con più di 6.000 concerti in oltre 90 Paesi, la partecipazione ai massimi Festival Internazionali (oltre 30 concerti al Festival di Salisburgo), una discografia di oltre 350 titoli in LP, CD e DVD, una ricca serie di attività culturali e promozionali e di edizioni musicali e storiche.